Per una Chiesa sinodale a servizio della Partecipazione!
La lieta ricorrenza del 60° anniversario dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II (11 ottobre 1962 – 2022) ci permette di comprendere maggiormente come l’esperienza sinodale che la Chiesa sta vivendo a diversi livelli costituisca un frutto maturo dell’azione dello Spirito che ispirò l’assise conciliare. Tutto questo fermento e la peculiarità di questo nostro tempo non possono lasciare indifferenti ed interpellano anche la nostra Comunità di Seminario. Per questo, in continuità col percorso formativo dell’anno precedente, l’attenzione annuale è particolarmente rivolta ad uno dei temi centrali della prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi: la Partecipazione!
“Bisogna guardarsi dalla mentalità che separa preti e laici, considerando protagonisti i primi ed esecutori i secondi, e portare avanti la missione cristiana come unico Popolo di Dio, laici e pastori insieme. Tutta la Chiesa è comunità evangelizzatrice” (Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni 2022). Ciascuno ha ricevuto infatti la vita divina mediante il Battesimo, che ci ha innestati in Cristo e ci ha resi “partecipi della (stessa) grazia” (Fil 1, 7) e ha fatto di noi il “corpo di Cristo e sue membra”(1Cor 12, 27). Non si tratta quindi di affidare dei compiti ad altri, magari anche per mancanza di tempo, e nemmeno semplicemente di imparare a collaborare, distribuendo diversamente il lavoro. È assumere invece la consapevolezza che siamo tutti chiamati, con eguale responsabilità, a partecipare all’edificazione del Regno di Dio sulla terra.
D’altra parte bisogna evitare di cadere in una indistinta confusione, senza identificare il proprium di ogni ministero ecclesiale, ma piuttosto si tratta di riconoscere i talenti personali e l’originalità di ciascun battezzato, chiamato ad essere corresponsabile dell’annuncio del Vangelo.
Il tema della partecipazione, come suggerito pure dal Documento preparatorio ai lavori del Sinodo, è strettamente legato a quello dell’esercizio della Autorità: “Una Chiesa sinodale è una Chiesa partecipativa e corresponsabile. Come viene esercitata l’autorità all’interno della nostra Chiesa particolare? Quali sono le pratiche di lavoro in équipe e di corresponsabilità? Come si promuovono i ministeri laicali e l’assunzione di responsabilità da parte dei Fedeli?”. Negli ultimi anni la CEI ha particolarmente avuto a cuore questo ambito della formazione seminariale, proponendo una solida maturità umana ed affettiva, che così consenta di evitare ogni forma di abuso: di potere, di coscienza, sessuale. Formati alla partecipazione e alla corresponsabilità, i seminaristi potranno così guardarsi da qualsiasi forma di clericalismo, che come denunciato spesso da Papa Francesco rischia di costituire un freno nel cammino della Chiesa.
I tre Testimoni scelti per accompagnare il nostro itinerario annuale, ciascuno con la sua specificità, ci permetteranno di cogliere nel concreto dei loro vissuti l’incarnazione del tema. Il Beato Rosario Livatino, testimone “dei nostri giorni”, fu giovane giudice che dal suo battesimo assunse l’impegno di giusto e coraggioso giudice, fino al martirio; Santa Caterina da Siena, testimone “dalla Tradizione”, come Terziaria Domenicana operò a favore dei poveri e degli ammalati e, in un tempo di profondi sconvolgimenti, contribuì all’unità e al rinnovamento della Chiesa; il Cardinale Corrado Ursi, testimone “del nostro territorio”, avviò il processo di rinnovamento voluto dal Concilio Vaticano II, celebrando il XXX Sinodo della Chiesa di Napoli e promuovendo in modo particolare la costituzione degli organismi di corresponsabilità ecclesiale.
Ringrazio Mons. Michele Autuoro per il servizio che, con generosità e passione, ha svolto come Rettore, animato costantemente dal desiderio di indicare Dio e di permettere l’apertura sincera alla sua volontà. Insieme con tutta la comunità degli educatori e dei seminaristi gli auguriamo copiosi frutti per il suo ministero episcopale.
Auspico per tutti noi, nel corso di questo anno formativo e sempre nella vita, la capacità di lasciarci interpellare dallo Spirito Santo che ci chiama ad un profondo rinnovamento, superando gli ostacoli che impediscono la partecipazione e imparando a discernere e valorizzare ministeri e carismi a servizio della corresponsabilità. Di cuore, buon cammino a tutti!
Don Francesco M. Cerqua
